martedì 18 febbraio 2014

Non è sfacciato al limite del fuorilegge, il nuovo Consiglio Regionale della Sardegna?

Il nuovo presidente Pigliaru forse rimedierà in qualche modo al momento di formare la giunta. Il nuovo consiglio regionale, però, dovrebbe essere considerato illegittimo. Già era un disastro prima, ora è anche peggio: è vergognosamente squilibrato; non rappresenta in alcun modo le donne, è una vergogna per la Sardegna. Ancora più maschile di quanto fosse prima, e non ci si venga a dire che ci vuoi fare? le donne non sono state votate! perché se solo avessere avuto pari opportunità lo sarebbero state eccome. Ma l'affossamento che, con il rivoltante trucchetto del voto segreto, è stato fatto nella legislatura precedente della legge sulla doppia preferenza ha dato i suoi frutti. 
Marci. 
E così, sarebbe questo, il "cambiamento" che ci tocca vedere.
56-57 maschi e solo 3 donne. Massimo 4, alla fine dei giochi. 
Sarebbe una situazione da denunciare sal TAR.
Ed ecco qui il bello spettacolo con cui l'isola si presenta al mondo, non in era pre-1946, ma oggi: 18 febbraio 2014.

lunedì 10 febbraio 2014

Candidati alle elezioni regionali: rispondete alle donne

Pochi giorni per decidere: il 16 febbraio la Sardegna vota per il nuovo Consiglio Regionale e il nuovo presidente della Giunta. Eppure molti ancora nemmeno sanno che si deve andare a votare.. e fra chi lo sa è altissimo il numero degli indecisi e di chi pensa di astenersi. Un quadro sconfortante, considerato che la Sardegna ha bisogno di scelte urgenti e di visioni radicalmente nuove, in economia, ambiente, politiche di genere. E abbiamo bisogno di più donne e pensiero femminile.
A proposito di democrazia paritaria: nella scorsa legislatura il Consiglio Regionale uscente ha dato di sé pessimo spettacolo rifiutando di inserire la doppia preferenza di genere nella nuova Legge Elettorale. Andrà meglio con il prossimo? Le donne esigono, e meritano, di sapere con precisione quali sono anche in questo senso gli orientamenti dei candidati. Per questo Snoq Cagliari ha condensato in questo video le domande che come elettrici rivolgiamo loro. 



Candidati: rispondete! Prima di votare vogliamo conoscere le vostre posizioni senza reticenze.

In attesa di conoscere le risposte, vi ricordiamo chi sono i candidati:

•  0. per il Movimento 5Stelle, che non si presenta, nessun candidato;
• 1. per il PD e il Centrosinistra, tramontata la candidatura della vincitrice delle Primarie Francesca Barracciu (ritiratasi in seguito ad aver ricevuto un avviso di garanzia), il candidato è Francesco Pigliaru;
• 2. per il Centrodestra si ripresenta il governatore in carica, Ugo Cappellacci; chi è contento di come è andata fin qui va sul sicuro;
• 3. i candidati “minori” sono: Pier Franco Devias (Fronte Indipendentista Unidu), Mauro Pili (ex-Pdl, per Unidos), Gigi Sanna (Mov. Zona Franca); 
• 4. unica donna la coraggiosa Michela Murgia, per Sardegna Possibile. 

I 59 seggi che verranno assegnati saranno così ripartiti: 20 i seggi alla circoscrizione di Cagliari, 12 a Sassari, 6 a Nuoro e a Oristano, 4 nel Medio Campidano, 4 a Carbonia Iglesias, 2 per l’Ogliastra e 5 a Olbia Tempio. 

domenica 9 febbraio 2014

Murgia, Renzi, la forza delle donne, la paura maschile e la politica della paura

Il (concretissimo) rischio che, anche per la nuova legge elettorale, si ricorra per l'ennesima volta al voto segreto per scongiurare emendamenti paritari, porta miseramente alla luce un timore che letteralmente attanaglia i politici maschi: il rischio di dover competere con le donne e dover, eventualmente, far loro posto. In Sardegna questo spettro prende corpo nelle parole di Matteo Renzi, sbarcato ieri sull'isola a invocare il "voto utile", che tanto utile non si è mai dimostrato, specialmente se si parla degli interessi femminili e, più in generale, dei temi cari alla politica femminile
"Il rischio vero è continuare a scegliere persone in nome di un ideale ma così si fa perdere il centrosinistra. Il voto alla Murgia mette a posto la coscienza, ma il voto a Pigliaru mette a posto la Sardegna", dichiara Renzi. E la sola risposta che sale alla mente è che, beh.. se scegliere persone in nome di un ideale - e in base a coscienza - fa perdere il centrosinistra".. forse il centrosinistra merita di perdere

Non prendiamoci in giro, per favore. Se Renzi si fosse astenuto dal lanciare anatemi di paura contro Murgia, forse questo post non sarebbe uscito. Ma riteniamo che se, finalmente, una donna decide di confidare in se stessa, sfidando da sola l'establishment rigidamente maschile, con programmi e contenuti, non si possa dribblare l'ostacolo accusandola con leggerezza di favorire la "destra".
E ci sovviene che la politica della paura è uno strumento tipicamente maschile, della più trita politica autoritaria. Assecondarla per tanto tempo ci ha portato in un vicolo cieco; per questo ci auguriamo che il ricatto pauroso del "voto utile" abbia fatto il suo tempo.
Quello che dovrebbe interessare davvero sono poche cose, e precise: la storia personale delle persone che si candidano, i loro programmi, le persone scelte per la propria squadra e il metodo con cui le scelgono.
Ps • il loghino "madreterra" nella foto di Murgia NON fa riferimento a nessun gruppo o organizzazione, ma a un ideale, appunto, che pensiamo dovrebbe essere al centro delle preoccupazioni di tutt*. L'abbiamo aggiunto noi: non ci è sfuggita l'attenzione di Murgia, infatti, per il rispetto ambientale e la sostenibilità come guida alle scelte di sviluppo.


sabato 1 febbraio 2014

1 febbraio le donne sarde con #Womenareurope

Donne sarde, donne italiane, donne spagnole, donne europee: una sola battaglia: per un'Europa laica e dei diritti. Per questo le donne di tutta Italia si stanno unendo alla rete #Womenareurope.
Oggi, 1 febbraio, l'appuntamento "insieme" a tutte le donne europee, è a Cagliari: via Garibaldi ang. via Oristano. Portate se potete una sciarpa viola e il cartello "yo decido".